I tempi dell’Anno Liturgico

AVVENTO  L’anno civile inizia con il primo giorno dell’anno, l’anno liturgico invece inizia con la prima domenica di Avvento.L’Avvento è un tempo di attesa. Attendiamo il Signore che viene. L’oggetto centrale della speranza cristiana non può essere altro.
Il tempo di Avvento è un periodo di quattro settimane (sei nel Rito ambrosiano) che ogni anno apre il ciclo delle celebrazioni del mistero di Cristo. Incomincia con i primi vespri della domenica che cade il 30 novembre (o nella domenica più vicina a questa data) e termina con i Vespri prima di Natale. E’ il periodo che prepara al Natale, e che culmina nei giorni che vanno dal 17 al 24 dicembre.

NATALE Il tempo di Natale incomincia con i Vespri di Natale e termina con la festa del Battesimo del Signore. La solennità (25 dicembre) celebra la nascita e l’incarnazione del Figlio di Dio. Il 26, 27, 28 dicembre rispettivamente le feste  di Santo Stefano, San Giovanni Evangelista e dei Santi Innocenti.Nella domenica fra l’ottava di Natale si celebra la festa della Santa Famiglia (se non vi è la domenica, si celebra il 30 dicembre).Il 1° Gennaio si celebra la solennità di Maria Madre di Dio, il 6 gennaio si celebra l’epifania del Signore. La prima domenica dopo l’Epifania si celebra la festa del Battesimo del Signore.
Il Natale significa il riconoscimento del mistero di Cristo e la risposta di tutti gli uomini al mistero attraverso l’accettazione della fede. Dal mistero della nascita di Gesù, si passa a celebrare la sua manifestazione al mondo (Epifania), la rivelazione della sua natura divina e della sua affermazione come Messia (festa del Battesimo), la sua vita in famiglia (festa della Santa Famiglia) e santità della Madre.                                   

QUARESIMA  Va dal mercoledì delle Ceneri fino alla domenica delle Palme. E’ un periodo di quaranta giorni che precede e prepara la Pasqua sull’esempio dei quaranta giorni di Gesù nel deserto. E’ tempo di conversione, di penitenza e di preghiera: dobbiamo andare anche noi con Gesù a Gerusalemme per morire con lui e risorgere con lui, facendo morire il peccato e diventando nuove creature, risorte con Cristo.

Dall’inizio della Quaresima fino alla Veglia Pasquale non si canta l’alleluia.
Le domeniche di Quaresima sono cinque; la sesta in cui ha inizio la Settimana Santa, si chiama Domenica delle Palme e della Passione del Signore. La Settimana Santa è la Settimana che precede la Pasqua ed la più importante dell’anno. In essa seguiamo Gesù dal suo ingresso a Gerusalemme, la domenica delle Palme, fino alla sua morte e sepoltura. Nel Giovedì Santo si ricordano l’ultima cena (che stata la prima Messa), l’istituzione del sacerdozio e il gesto della lavanda dei piedi, segno di amore  e di servizio.Il Venerdì Santo non si celebra Messa, si fa memoria della Passione di Gesù. Con la Veglia Pasquale comincia la più grande festa dell’anno. Le letture delle domeniche di Quaresima sono riprese dalla tradizione antica che accompagnava il catecumeno nella preparazione al Battesimo: sono una grande catechesi battesimale.


Prima domenica: è la domenica della tentazione:

Seconda domenica: è la domenica di Abramo e della Trasfigurazione;

Terza domenica: è la domenica della Samaritana;

Quarta domenica: è la domenica del cieco nato;

Quinta domenica: è la domenica di Lazzaro;

PASQUA  E’ un periodo di cinquanta giorni che come un grande e solo giorno va dalla Pasqua alla Pentecoste; la Chiesa canta la gioia della Risurrezione che accoglie per sé e annuncia al mondo con la forza dello Spirito Santo che le è donato.
La celebrazione del periodo pasquale si snoda intorno a tre grandi feste: Pasqua, Ascensione, Pentecoste.

Pasqua segna l’ingresso del Cristo glorioso nella vita di Dio. Ma la Pasqua di Cristo diventa la nostra: con essa Dio chiama in vita una nuova creazione.

L’Ascensione segna per Cristo il punto culminante del grande movimento di esaltazione con cui Dio corona il suo abbassamento per noi, fino alla morte di croce. Ora è innalzato fino alla destra del Padre, ove ci precede per prepararci un posto.

 Pentecoste – La Pentecoste, compimento dell’unica grande celebrazione pasquale, celebra l’effusione sulla Chiesa dello Spirito del Risorto. Il dono dello Spirito è infatti in rapporto con il fatto decisivo della Pasqua. Egli realizza in noi ciò che si è compiuto in Cristo: fa sì che il suo mistero diventi il nostro e ce ne ispira i frutti; ci rende dinanzi al mondo testimoni della Risurrezione e capaci di una vita nuova.

TEMPO ORDINARIO: Inizia dopo la domenica del Battesimo di Gesù e si sospende al mercoledì delle Ceneri; poi riprende dopo la Pentecoste e termina la domenica dedicata a Cristo re dell’Universo. Periodi in cui la Chiesa si mette in ascolto di Gesù Maestro; tempo dell’ascolto, del lavoro, della santificazione.

I COLORI LITURGICI

BIANCO Si usa nel tempo pasquale e nel tempo natalizio, nelle feste della Madonna e dei santi non martiri. È il colore della gioia, della luce e della vita.

ROSSO Si usa nella domenica delle Palme, nel Venerdì Santo, nella Pentecoste, nelle feste dei santi martiri. Significa il dono dello Spirito Santo che rende capaci di testimoniare la propria fede anche fino al martirio.

VERDE Si usa nel tempo ordinario. Esprime la giovinezza della Chiesa, la ripresa di una vita nuova.

VIOLA Si usa in Avvento, in Quaresima, nella liturgia dei defunti. Indica la speranza, l’attesa di incontrare Gesù, lo spirito della penitenza.

ORO Si usa in sostituzione di tutti i colori, ad eccezione del viola, per sottolineare la solennità di una certa festa

AZZURRO non è un vero e proprio colore liturgico, ma viene usato per le feste in onore della madonna

ROSACEO può essere utilizzato durante le celebrazioni della Domenica Gaudete (la terza domenica del tempo di Avvento) e della Domenica Laetare (la quarta domenica del tempo di Quaresima).

LA LITURGIA DELLA PAROLA

La struttura delle messe della Domenica (o festive) riprende l’antica tradizione delle tre letture:

prima: Antico Testamento (i profeti)

seconda: Nuovo Testamento (gli apostoli)

Vangeli

La struttura delle messe feriali è invece la seguente:

prima: Antico o Nuovo Testamento

seconda: Vangeli

Va ricordato che anche il salmo è tratto dalla Bibbia.

DOMENICA

Per le Domeniche e per alcune solennità  e feste, le letture sono proposte secondo un ciclo triennale; in tal modo la lettura della Bibbia è più abbondante e più varia, perché solo ogni tre anni ritornano i medesimi testi. I tre cicli vengono indicati con le lettere A, B e C. Seguono lo svolgimento di tutto l’anno liturgico: iniziano dalla prima Domenica di avvento e terminano con la solennità di Cristo Re.

La prima lettura, come il salmo, viene sempre scelta in funzione del Vangelo. A volte viene scelta perché il Vangelo ne cita una frase.

Per la seconda lettura ci sono due possibilità:

– per le feste o i tempi speciali (quaresima, Pasqua, …) anch’essa è scelta in linea con il Vangelo

– nel tempo ordinario si è deciso per una lettura continua delle lettere degli Apostoli.

Il Vangelo. Ogni anno viene letto in modo particolare un evangelista:

Il ciclo di lettura è identificato dalle letture A – B – C .

Anno A : la maggior parte dei testi evangelici dal vangelo di MATTEO.

Anno B : la maggior parte dei testi evangelici dal vangelo di MARCO.

Anno C : la maggior parte dei testi evangelici dal vangelo di LUCA.

Il Vangelo di Giovanni per antica tradizione viene letto lungo la quaresima e il tempo pasquale.

GIORNI FERIALI

Duranti i tempi “forti” dell’anno liturgico (avvento, Natale, quaresima e Pasqua) le letture seguono un ciclo annuale, ciò significa che tutti gli anni sono uguali.

Nelle settimane del tempo ordinario (tra l’Epifania e la quaresima e tra la Pentecoste e l’avvento) si ha un ciclo annuale per il Vangelo, mentre si ha un ciclo biennale per la prima lettura e il salmo: del Vangelo si legge ogni anno il medesimo testo, mentre per la prima lettura vi sono due serie di testi biblici, da leggersi in anni alterni.

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