La famiglia: luogo primario dell’educazione

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Ezio Aceti (1956), sposato, con figli, si è laureato in Psicologia all’Università di Padova nel 1982 ed ha conseguito il Diploma in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano con una tesi sull’Educazione al Sacro nel bambino da 0 a 6 anni. E’ esperto di psicologia della disabilità, psicologia scolastica, e mediazione in ambito familiare, oltre che autore di molti volumi per le editrici Città Nuova, Ancora e Monti. Cura una rubrica di risposte alle domande sul periodico Città Nuova e sul sito www.cittanuova.it. Attualmente è consulente psicopedagogico del comune di Milano e di altri comuni lombardi, direttore scientifico di consultori e centri socio-educativi, consulente dell’Unione industriali di Lecco e responsabile scientifico dell’associazione internazionale “Famiglia per un mondo unito”.

Quando s’incontra Ezio Aceti, la prima reazione è di stupore. Non il solito relatore convenzionale, o illuminato, comunque prevedibile. Lo stile è tutto suo, particolarissimo, passionale e fine rilevatore delle sensazioni che il pubblico gli restituisce a piene mani, trascinato da questo studioso dell’età evolutiva, che suscita un moto di sana curiosità. Da dove prende la verve lo psicologo che incontra indifferentemente genitori, insegnanti, giovani, ragazzi e psicologi, suscitando un identico entusiasmo?

Il dottor Aceti va al cuore della questione, non spiega, non si addentra in meandri probabili di trattazione. Dice immediatamente, con la concretezza che sempre contraddistingue il suo relazionarsi con tutti, ciò che gli sta a cuore:«I bambini non sono piccoli adulti, sono persone diverse, con sensibilità, spiritualità, cultura e fantasia proprie e come tali vanno riconosciuti, rispettati e amati. Noi non dobbiamo educare, ma scoprire e leggere la novità che portano dentro, con un profondo rispetto per la loro dignità umana. I bambini sono una cosa meravigliosa: ci danno fiducia, firmando con noi una cambiale in bianco».

Le 10 A dell’educare

Nel libretto Crescer(ci), edito da Città Nuova, Ezio Aceti si congeda dai lettori con un decalogo:

  • ASCOLTARE: mettersi nei panni dell’altro
  • ACCOGLIERE: fare spazio
  • AVVICINARSI: avere la presenza giusta
  • ATTENDERE: saper pazientare
  • AGGREGARE: creare occasioni per mettere insieme
  • AMMIRARE: stupirsi di fronte a loro
  • AMMONIRE: riprendere con fiducia e determinazione
  • ACCOMPAGNARE: essere compagni di viaggio
  • ACCOSTARSI: avere la giusta vicinanza
  • AMARE: essere sempre pronti a dare la vita

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