Domenica 19 gennaio – Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati

La Chiesa cattolica, domenica 19 gennaio, celebra la 100^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: è passato un secolo da quando, nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra mondiale, commosso dalla drammatica situazione di migliaia di rifugiati e profughi e di persone e famiglie espulse dai Paesi europei tra loro belligeranti, papa Benedetto XV scrisse a tutti i vescovi italiani invitandoli a celebrare in ogni parrocchia una Giornata di preghiera e di solidarietà per i migranti. Da allora, ogni anno, in Italia prima e poi in tutto il mondo, questa Giornata è diventata una tappa fondamentale del magistero della Chiesa sulle migrazioni.

Manifesto_GMM_2014

5.186.000 sono gli stranieri regolarmente presenti in Italia, 80.000 i bambini stranieri nati nel nostro Paese nel 2012, 477.519 le aziende possedute da stranieri sul nostro territorio (Dossier Statistico Immigrazione, 2013). E ancora oltre 35.085 le persone sbarcate sulle nostre coste da gennaio a metà ottobre del 2013, di cui il 73% necessita di protezione internazionale (Dati Ministero dell’Interno). I temi dell’accoglienza e dell’integrazione sono di grande attualità in Italia, sono argomenti caldi che spesso creano divisioni e determinano posizioni contrastanti.  Non di rado, infatti, l’arrivo di migranti, profughi, richiedenti asilo e rifugiati suscita nelle popolazioni locali sospetti ed ostilità.

Soprattutto in Europa abbiamo perso di vista i nostri grandi valori come la solidarietà, la condivisione, la compassione dell’altro. Abbiamo bisogno di un mondo più umano, migliore. Viviamo in pieno la ‘globalizzazione dell’indifferenza’ che si nutre anche davanti alla televisione, guardando esternamente tragedie umane che si fanno spettacolo e oggetto di chiacchera. L’indifferenza, il non-rispetto e il rifiuto dell’altro sono come un virus che intacca il cuore della nostra società di oggi, ci fanno coltivare la paura dell’altro. Ognuno è portato ‘a curare i propri interessi’, quasi come una regola d’oro dei nostri tempi.

‘Take care’ (prenditi cura), invece, è l’augurio più bello. ‘I care’ erano le parole più care a don Milani. Le inculcava nella mente dei suoi ragazzi di Barbiana e gliele faceva ripetere continuamente. ‘I care…’ come la parola più sacra per un essere umano. Prendersi cura dell’altro, degli altri. È il migliore antidoto a un modus vivendi che rende una società pagana, selvatica e asociale. Prendersi cura indica attenzione, tenerezza, responsabilità, vigilanza e similitudine. Sì, siamo simili, della stessa umanità. Sotto, sotto, risuona tremenda la domanda di Dio: ‘Che ne hai fatto di tuo fratello?’ Per cui il prendersi cura di un emigrante è un autentico test della nostra umanità. In fondo, qualsiasi emigrante sulla terra cerca sempre due realtà vitali, essenziali: il pane e la dignità”.

Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata del 2014, che ha per titolo: “Migranti e Rifugiati: per un mondo migliore”, ci esorta a metterci a fianco di questi fratelli, sottoposti a tante prove e sofferenze, con profondo senso di partecipazione umana e cristiana, e ci invita anche a guardare con fiducia alle tante potenziali ricchezze e risorse delle quali le migrazioni sono portatrici, se saggiamente gestite e generosamente accolte.

Leggi il messaggio di Papa Francesco

Il messaggio del Papa:

Sul tema è intervenuto anche mons. Giancarlo Perego, sacerdote cremonese, direttore nazionale della Fondazione Migrantes: «Di fronte alla paura e ai pregiudizi, alle crescenti discriminazioni nei confronti dei migranti, allo sfruttamento che scade in una rinnovata tratta degli schiavi, Papa Francesco invita anzitutto le nostre comunità cristiane a costruire un alfabeto e uno stile di vita diverso, che aiuti a passare nelle nostre città “da una cultura dello scarto a una cultura dell’incontro”».

Per mons. Perego lo sviluppo integrale della persona e dei popoli chiede di impegnarsi oggi, anche in Italia, in due direzioni: «Anzitutto rafforzare e non indebolire – come sta avvenendo nel nostro Paese e in Europa – le risorse della cooperazione internazionale, che aiutano persone e famiglie a non lasciare il proprio Paese. Inoltre, superare situazioni vergognose in cui vengono accolti o vivono i migranti anche in Italia». Nel nostro Paese, infatti, i lavoratori immigrati sotto “inquadrati” sono il 61% contro il 17% dell’Europa; le retribuzioni dei lavoratori immigrati è inferiore a quella degli italiani del 24,2%; 100mila infortuni sul lavoro denunciati riguardano lavoratori immigrati – con una percentuale doppia e talora tripla rispetto a quella degli italiani – senza contare i cosiddetti ‘infortuni invisibili’.

Leggi l’intervista a mons. Perego:

Intervista a Mons Perego1

Provocazione: Uno sguardo sui luoghi della (in)differenza

Durante l’anno scolastico 2009-2010 la classe 2I linguistico del Liceo Scientifico Aldo Moro di Reggio Emilia ha realizzato un video documentario di 6 minuti durante un laboratorio di educazione interculturale dal titolo “Le sfide della cittadinanza — I luoghi dell’(in)differenza”, organizzato dal Centro Interculturale Mondinsieme.
Si tratta di un approfondimento interdisciplinare tra le materie di italiano, storia, linguaggi non verbali e multimediali e diritto che ha consentito di creare le condizioni per un confronto sul tema dell’educazione alla cittadinanza.

La qualità del lavoro ha invogliato a valorizzare il progetto, da qui la partecipazione a due concorsi:
– il concorso “Vivere di periferia / Vivre de banlieue” bandito dall’Ambasciata di Francia, da Zai.net e dalla Fondazione Sotto i Venti;
– il concorso “Premio per la pace Giuseppe Dossetti” edizione 2010, bandito dal Comune di Cavriago, dal Comune di Reggio Emilia, dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione “Scuola di Pace di Monte Sole”.

La classe 2I si è aggiudicata il primo posto in entrambe le competizioni. In particolar modo, grazie al primo concorso, ha partecipato ad una mostra presso il Centro Culturale San Luigi di Francia, riservandosi un inserto speciale di 9 pagine nel mensile Zai.net. Si è inoltre guadagnata la proiezione del video nel festival “Regards jeunes sur la cité” a Parigi nel mese di ottobre scorso, nonché la partecipazione al Festival e ai suoi workshop cinematografici per giovani.

Guarda il video:

 

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