Il Papa, nel messaggio per la Quaresima, ci invita a vincere l’indifferenza, presente su scala mondiale, che fa dimenticare o addirittura ignorare … gli altri e Dio. Ci richiama alla preghiera ed alla carità: “pregare in comunione con la chiesa terrena e la chiesa celeste, e compiere atti di carità, lasciarsi convertire dalla sofferenza”.
In questo mondo così tecnologico e, fattosi “piccolo villaggio” grazie ai modernissimi strumenti della comunicazione, tutto tende ad assumere una dimensione mondiale, globale e, invece che avvicinare le persone, le rende più distanti, insensibili, ripiegare sui propri interessi individuali o di gruppo: è quella che il Papa chiama “globalità dell’indifferenza”.
La Quaresima è il tempo giusto per innescare un’inversione di tendenza, è un tempo di grazia, un tempo di rinnovamento per le comunità e per i singoli fedeli; un tempo per reagire alla tentazione dell’indifferenza verso il prossimo e verso Dio.
A questo scopo la nostra parrocchia ci sollecita con proposte che riguardano l’ascolto della Parola, la celebrazione dei Sacramenti (in particolare l’Eucarestia Domenicale) e la testimonianza della fede che si rende concreta nella carità. Anche l’Apostolo Paolo sollecitava i cristiani del suo tempo, e nella lettera agli Ebrei scriveva così: “Fratelli manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza. Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone, senza disertare le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma invece esortiamoci a vicenda”. (Ebrei 10,23-25).
Sono parole che vanno benissimo anche a noi, cristiani di oggi, e con le quali ci auguriamo fraternamente una buona Quaresima!
Don Giuseppe