Per una quaresima di Carità
«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2Cor 6,2). Con questa espressione di San Paolo la Chiesa inizia il tempo quaresimale come momento opportuno per la conversione. Ma perché questa avvenga è necessario che i credenti si aprano all’invito rivolto loro dalla Parola di salvezza: «Oggi non indurite il vostro cuore» (Sal 94,8).
Le opere buone di cui in questo periodo quaresimale si parla con più insistenza, si concentrano nella carità, e in essa trovano la loro massima espressione e realizzazione. Il pericolo che infatti viviamo, come ci ricorda papa Francesco è quello dell’indifferenza: «L’indifferenza verso il prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per noi cristiani. Abbiamo perciò bisogno di sentire in ogni Quaresima il grido dei profeti che alzano la voce e ci svegliano». La carità cristiana, pertanto, deve assumere il volto del fratello, dell’altro, perfino del nemico, e deve tradursi in gesti concreti di servizio e donazione, secondo le parole semplici ed efficaci di San Paolo nella Lettera agli Ebrei: «Prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (Eb 10,24). La Quaresima, in definitiva, è il tempo in cui la Chiesa si rimette in cammino verso il suo Signore che, continua il Papa. «non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo».
Le proposte di Carità per questa Quaresima
Celebrare il giubileo della Misericordia significa riflettere sul nostro stile di Chiesa e di comunità, allenandosi alla tenerezza, al perdono, all’accoglienza reciproca, soprattutto verso le persone più povere e fragili che vivono accanto a noi. La Quaresima è per ogni cristiano una rinnovata esperienza dell’amore di Dio donatoci in Cristo, amore che ogni giorno dobbiamo a nostra volta “ridonare” al prossimo, soprattutto a chi più soffre ed è nel bisogno. Solo così possiamo partecipare pienamente alla gioia della Pasqua.
La proposta della Caritas Diocesana
L’edizione 2016 della “Quaresima di Carità”, la tradizionale iniziativa di solidarietà promossa dalla Caritas diocesana in preparazione alla Pasqua, aiuterà la realizzazione del progetto di accoglienza e sostegno alle donne in stato di fragilità e disagio che prenderà avvio entro la fine dell’anno a Cremona nella Casa di Nostra Signora del S. Cuore di Gesù.
Nella struttura, donata dall’Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore alla Diocesi proprio a tale scopo, i lavori di adeguamento sono iniziati nel giugno del 2014. La conclusione è prevista per la prossima festa patronale di sant’Omobono, nel contesto della quale avrà luogo l’inaugurazione ufficiale.
Nel presentare la proposta in nostro Vescovo Antonio ha sottolineato: “perché da una vera attenzione alla donna dipende gran parte del nostro futuro, come avremo modo di approfondire in altre occasioni. È una meta da raggiungere insieme, abitando, educando e lavorando con le associazioni, le organizzazioni e le istituzioni che con coraggio si prodigano per la tutela e la promozione delle donne”
Guarda / scarica la brochure che illustra l’iniziativa e le modalità di adesione
C013-16-CS-AL2-PIEGHEVOLE
La proposta della Caritas Parrocchiale
“Il Signore ama chi dona con gioia”: al di fuori dell’amore, nessuna azione solidale sarebbe pienamente compresa.
Con questo pensiero la Caritas Parrocchiale Santa Marta invita all’attenzione verso le periferie sociali, morali e spirituali. Uno sguardo rivolto ai “poveri”, ai “deboli”, ai “fragili”. Farsi carico dell’altrui indigenza diventa segno di un evidente progresso sociale, morale e cristiano.
Uno dei pilastri del nostro cammino di preparazione quaresimale è il digiuno; ma esso deve partire dall’amore e portarci a un amore più grande. Il digiuno che Dio vuole consiste sempre nel “dividere il pane con l’affamato, introdurre in casa i miseri, i senzatetto, vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti” (Isaia, 58, 7). Digiunare a partire dalla solidarietà.
La privazione deve aprirsi alla generosità: “digiunare” per se stessi, da ogni comportamento egoistico ed autosufficiente, che tende ad assolutizzare ogni bene materiale; “digiunare per gli altri”, coltivando la carità fraterna, la solidarietà verso il prossimo, l’aiuto verso i bisognosi.
In questo tempo di Quaresima, che ci coinvolge nella storia dell’amore di Dio per noi, siamo chiamati in modo urgente a fare spazio nella nostra comunità alla dimensione della carità.