Nella serata di giovedì 28 agosto il Vescovo Dante ha presieduto la Santa Messa di apertura della festa dell’Oratorio. Di seguito riportiamo l’articolo pubblicato sul sito: www.diocesidicremona.it
“AL CENTRO DELLA VITA DELL’ORATORIO CI SIANO PAROLA ED EUCARISTIA”
IL VESCOVO DANTE A MOZZANICA PER I 10 ANNI DEL CENTRO GIOVANILE
Parola ed Eucaristia, la prima per intessere un dialogo con Dio e per scoprire la propria vocazione e la seconda per trovare la forza per una vita buona e vera, intessuta di servizio e carità al prossimo. Concetti chiari che il vescovo Dante ha consegnato alla comunità di Mozzanica durante la Messa per il 10° anniversario dell’inaugurazione dell’oratorio celebrata nella serata di giovedì 28 agosto. Il rito, che ha aperto la festa del moderno e funzionale centro giovanile, è stato concelebrato dal parroco don Giuseppe Bernardi Pirini e dal segretario vescovile don Flavio Meani. Il vicario, don Gabriele Mainardi ha coordinato la celebrazione servita da un numeroso stuolo di ministranti. I canti sono stati proposti dal coro dei giovani che poi ha animato anche l’adorazione eucaristica che è seguita per tutta la notte nella cappellina.
Nel suo breve indirizzo di saluto don Bernardi Pirini ha ricordato la centralità dell’oratorio nella vita della comunità e la responsabilità di ciascuno nell’educazione delle nuove generazioni. In modo particolare ha ribadito l’importanza dell’Eucaristia, soprattutto domenicale, come aiuto e forza nell’impegno formativo. Non poteva mancare poi la gratitudine al Vescovo per la sua presenza: fu proprio lui che inaugurò la struttura fortemente voluta dall’allora parroco don Piero Salini.
Nell’omelia mons. Lafranconi ha spiegato che compito dell’oratorio è far camminare le nuove generazioni verso un’età e una fede adulta. E questo è possibile, anzitutto, facendo capire ai ragazzi che non sono gli unici costruttori del loro cammino: «La vita – ha chiarito il presule – è dialogo con il Signore e scoperta della propria vocazione. Nella vita dell’oratorio la Parola di Dio deve avere un posto prevalente: solo così si imparerà a seguire Gesù e non la propria volontà di autoaffermazione o le mode passeggere del mondo».
La Sacra Scrittura, dunque, deve ispirare i percorsi catechistici, i momenti di preghiera, ma il modo di relazionarsi tra le persone e la capacità di interpretare i fatti dell’esistenza.
Senza questo dialogo costante e permanente con Dio l’uomo rischia di ripiegarsi su se stesso e di costruire il proprio futuro basandosi solo sulle proprie forze che spesso poi vengono meno: «Abbiamo sempre bisogno di un riferimento altro – ha continuato mons. Lafranconi – che ci illumini e ci conforti e ci permetta di pensare alla nostra vita non come un’autorealizzazione, ma come un’esistenza che ama e serve gratuitamente. Se vogliamo essere discepoli del Signore non possiamo far altro che servire con amore, così come ha fatto lui con noi».
Altro pilastro fondamentale della vita cristiana e dell’esperienza oratorio è l’Eucaristia, centro e fonte di ogni gesto di carità: «Trovate il tempo di stare davanti all’Eucaristia non solo la domenica, ma anche durante la settimana» è stato l’ultimo invito del presule.
Al termine della celebrazione sulla mensa posta al centro del palco è stato messo un grande ostensorio con il Santissimo Sacramento: il Vescovo ha compiuto un breve atto di adorazione poi ha guidato una breve processione verso la cappellina, dove per tutta la notte giovani e adulti si sono alternati in preghiera.
La festa dell’oratorio proseguirà in maniera ininterrotta sino a domenica 7 settembre. Denso di appuntamenti il programma con serate musicali e spettacoli, animazione e momenti conviviali grazie alla cucina aperta ogni sera con possibilità anche di degustare la pizza.
Unica eccezione la sera di martedì 2 settembre quando, dopo l’happy hour, alle 21 è in programma l’incontro per la comunità (in particolare coinvolte le famiglie) sul tema “Semplicemente maschi e femmine: famiglia e oratorio alla ricerca della comune radice educativa”. Relatore don Giuseppe Nevi, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare.
Il decimo anniversario caratterizzerà l’intero anno pastorale della parrocchia di Santo Stefano sull’oratorio: «A maggio – spiega il vicario, don Gabriele Mainardi – presenteremo il progetto educativo dell’oratorio, su cui nei prossimi mesi lavoreremo con il Consiglio pastorale e la Commissione di pastorale giovanile. Vogliamo ridirci le motivazioni che hanno portato a volere questo ambiente e nello stesso tempo risvegliare l’attenzione dell’intera comunità all’oratorio, cui sono strettamente legati anche le questioni relative all’iniziazione cristiana e della famiglia».