Uragano Matthew: nuova emergenza per Haiti

Residents make their way across the La Digue River after a crucial bridge collapsed, in Petit Goave, Haiti. The collapse of the bridge meant emergency responders where unable to reach the worst hit southwestern peninsula of the island. Hurriance Matthew made landfall in Haiti on Tuesday and caused widespread devastation.
Dal sito della Caritas Italiana:
Sabato 8 Ottobre 2016 – Uragano Matthew: nuova emergenza per Haiti
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Mentre continua a salire il numero delle vittime, sono oltre 15.000 gli sfollati e 350.000 le persone che hanno bisogno di aiuti immediati.  Sono questi gli effetti ad Haiti dell’uragano Matthew che si è scatenato con venti di 220 km/h. Le coste dei dipartimenti del Sud, della Grand’Anse, di Nippes, del Sud-est, dell’Ovest, dell’Artibonite e del Nord-Ovest sono state le più colpite.
Dopo il terremeto disastroso del 2010, il passaggio dell’uragano Matthew ha dato un nuovo durissimo colpo alla popolazione haitiana.
Si stima che siano state colpite 5 milioni di persone. Le coste dei dipartimenti del Sud, della Grand’Anse, di Nippes, del Sud-est, dell’Ovest, dell’Artibonite e del Nord-Ovest sono state le più flagellate dalla furia dell’uragano che si è scatenato con venti di 220 km/h.
Numerose aree sono isolate, comunicazioni e strade interrotte, case completamente distrutte, coltivazioni danneggiate e una gran quantità di capi di bestiame perduti: un disastro, considerando che la maggior parte degli haitiani, specie nelle zone rurali, spesso isolate, sopravvive con le attività agricole e di allevamento. C’è enorme preoccupazione: le distruzioni, la grande massa d’acqua che ha inondato molte zone facilita l’insorgere di epidemie di colera (carenza di acqua potabile) e il diffondersi della malaria.
People ty to cross La Digue river due to the collapse of the only bridge that connected the south of the country, after the landfall of hurricane Matthew in Petit Goave, Haiti, 05 October 2016. The southern region of Hiti remains isolated after the reveages of the that hit the country yesterday and caused at least nine dead. EFE/Orlando Barria
E’ urgente fornire alla popolazione haitiana una risposta ed un aiuto immediato: acqua, cibo e beni di prima necessità.
Papa Francesco ha inviato un messaggio per incoraggiare gli aiuti e la solidarietà «in questa nuova prova che conosce il Paese» e invitando a unirsi nella preghiera con quanti hanno perso i loro cari.
Caritas Haiti, si è subito attivata in coordinamento con le autorità locali, in modo particolare i Centres d’Operations d’Urgences Départementaux (COUD), per dare una risposta tempestiva ed efficace in particolare nelle diocesi di Jérémie, Nippes, Cayes, Jacmel e Port-de-Paix.
Inoltre, in collegamento con la rete Caritas Internationalis, ha lanciato un appello per aiuti a 2.700 famiglie (13.500 persone) per acquisto e distribuzione di 2.700 kit alimentari,  distribuzione di 2.700 kit d’igiene e programmi  per consigliare e sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione di malattie infettive.
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Caritas Italiana, impegnata da anni ad Haiti e presente sul territorio con propri operatori già dopo il terremoto del 2010 (vedi gli interventi effettuati) , ha subito espresso vicinanza nella preghiera e solidarietà a Caritas Haiti con cui è in costante contatto, ed è pronta a sostenerne gli interventi per questa nuova emergenza in collegamento con la rete Caritas Internationalis, le Congregazioni e le Organizzazioni del posto con cui ha finora collaborato per la realizzazione di progetti di riabilitazione, sviluppo rurale, sostegno alle fasce deboli.

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