Di seguito pubblichiamo il messaggio del vescovo Antonio Napolioni per la Quaresima 2022.
Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, arriva il tempo della Quaresima, quest’anno denso di speranza per la fine della pandemia, e di impegno per alleviarne le dolorose conseguenze nelle persone più fragili, nelle famiglie più povere, nelle comunità più provate e a volte anche divise.
Mentre vivo il dono della visita pastorale, vedo crescere silenziosamente “tanta voglia di Pasqua”, ossia il desiderio di sperimentare che il deserto fiorisce, la vita rinasce, anche dalle ceneri di sofferenze e paure come quelle che ci hanno attanagliato e avvilito. Il vangelo di Gesù ci ha sempre fatto compagnia con la sua luce, che ora crescerà, di settimana in settimana: invito tutti a darsi “il giorno dell’ascolto” e, in comunità o almeno in casa, fermarsi a riflettere sulla Parola di Dio, che nei tempi forti è davvero come spada a doppio taglio che fa verità in noi e ci riconcilia, con Dio e con la realtà.
Il desiderio del padre, in particolare, è quello di vedere la famiglia radunata alla stessa mensa, specie nel giorno di festa, per raccontare e rallegrarsi del bene che, nascosto, si moltiplica tra i cuori semplici. Pregustiamo le domeniche dei prossimi mesi come tappe di una progressiva riscoperta della comunità, corpo di Cristo risorto, e di quanto è bello camminare insieme. Senza dimenticare la lezione di questi anni, dura scuola di essenzialità e di vera gioia, quella di chi si prende cura di sé, degli altri, del creato.
L’itinerario quaresimale è denso di simboli e richiami, che ciascuno saprà coltivare secondo la sua intelligenza spirituale: preghiera, elemosina e digiuno (dal peccato e dal superfluo, innanzitutto) restano sempre modalità attuali ed efficaci di crescita umana e cristiana. La voglia di Pasqua che lo Spirito alimenterà in noi si manifesti non tanto negli eccessi esteriori, quanto nel guardarsi negli occhi e commuoversi per il miracolo della vita, tra i bambini come tra gli anziani. Diventi così voglia di Eucaristia, del Signore che si fa pane spezzato, cibo di vita eterna per tutti quanti hanno fame e sete di ciò che non delude e non tramonta.
Dio vuole certamente che ogni domenica sia una buona domenica per tutti, anche per chi è più solo ed emarginato. Perché questo si realizzi, ci aiuterà una bella proposta che viene dalla Caritas diocesana, insieme alla San Vincenzo: portare in dono il pasto della domenica ad anziani soli e/o a persone in difficoltà economica. Non si tratterà solo di risolvere un problema materiale, quanto di far sentire la vicinanza familiare della comunità cristiana, che si preparerà con cura, con l’aiuto dei volontari come dei bambini, a questo bel gesto di attenzione e condivisione. Verranno date tutte le informazioni ed indicazioni utili a predisporre bene nelle comunità questa iniziativa, dal grande valore educativo. Anche la raccolta quaresimale di offerte economiche verrà utilizzata a questo scopo.
Tanta voglia di Pasqua, di risurrezione, c’è certamente in ogni anima inquieta, in tutti noi peccatori bisognosi di perdono e di pace. Auguro a me stesso e a voi di attraversare i quaranta giorni della Quaresima come un tempo propizio alla conversione, un deserto di ritorno filiale a Dio che tanto ci ama, un’esperienza personale e profonda della grazia che ci riconcilia e ci salva.
Preghiamo gli uni per gli altri, perché sia sempre una buona domenica per questo mondo!
+ Antonio Napolioni
vescovo di Cremona