Il cammino della fede che ogni anno la Chiesa ci offre nei tempi liturgici ha il suo più intenso momento di grazia nella Quaresima, nella quale siamo invitati alla conversione del cuore per rinnovare il nostro “sì” di fede e di carità a Colui che è morto e risorto per noi e ci ha donato una vita nuova ed eterna.
Preghiera, digiuno e carità sono le tappe del cammino di conversione che la Quaresima ci invita a vivere nelle nostre comunità e nelle nostre case.
La nostra Parrocchia propone ad ogni cristiano e ad ogni uomo di buona volontà un semplice gesto di amore concreto per tanti fratelli e sorelle poveri che attendono la testimonianza della nostra fede e carità. La nostra offerta sia accompagnata dalla preghiera e sia frutto di sacrificio. Non vogliamo dare il superfluo, ma il necessario, perché solo così anche a noi non mancherà mai ciò di cui abbiamo bisogno in beni, ma soprattutto in amore e pace. Perché «chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà; chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà» (2 Cor 9,6).
La Caritas Parrocchiale provvederà a distribuire a coloro che, attraversando un momento o un periodo di difficoltà economica, ne faranno richiesta. È un segno importante di condivisione, che ci viene chiesto dalla Quaresima. Dietro c’è attenzione verso le persone che sono nel bisogno, che versano in condizioni di difficoltà.
La salvezza passa anche per i piccoli gesti di ciascuno, che non solo rendono un concreto servizio a chi è impoverito, ma costituiscono comunità.
Per la strada camminavano mamma e bambino. Il bambino aveva in mano un dolce. Passarono davanti ad una povera donna che stendeva la mano verso i passanti. Accanto a lei stava accucciato un ragazzino infagottato in abiti unti e troppo grandi per lui. Il bambino sempre tenendo la mano della mamma guardò sconcertato il ragazzino, poi guardò il dolce che aveva in mano e la mamma quasi a chiedere il permesso, la mamma acconsentì e il bimbo tese la manina e gli donò il dolce e ripartì trotterellando accanto alla mamma. Un passante che aveva assistito alla scena disse alla mamma: ”Adesso gli comprerà un dolce più grosso”. La mamma rispose: “No”. “No? E perché?”. “Perché chi dona rinuncia”.