Venerdì 4 dicembre monsignor Napolioni ha voluto ringraziare i pompieri per il loro impegno quotidiano a servizio della collettività: «Credo che i Vigili del fuoco tra gli altri siano tra le mani più tangibili della Provvidenza. Quando avete vissuto l’esperienza di un salvataggio – tirar fuori un bambino o un adulto da sotto le macerie piuttosto che da una casa in fiamme – voi incarnate il Salvatore, rendete possibile l’esperienza della salvezza. Purtroppo non sempre ci si riesce e quindi c’è anche il dolore, la percezione del limite e anche voi avete bisogno di mettervi nelle mani di qualcun altro, perché questa è la logica della comunione e della fecondità: nessun “fai da te” porta a compimento la salvezza», ha detto il Vescovo con un richiamo all’enciclica Fratelli tutti. Monsignor Napolioni ha richiamato come la paternità di Dio si incarni nei gesti fraterni, diventando stile di vita e anche professionalità, «vocazione e missione di uomini e donne che non si risparmiano perché quella mano che salva arrivi a chi l’attende». «E allora grazie – ha concluso – e avanti! Preghiamo per questo: perché non vi sentiate mai soli, perché sappiate attingere non solo alle risorse della competenza, dell’intelligenza, della collaborazione e della tecnica, ma anche a quelle risorse morali e spirituali senza le quali nessuna tecnica riesce a portare un di più di vita laddove ne abbiamo bisogno. Da credenti noi preghiamo per voi e chiediamo al Signore che siate instancabili, perché sostenuti, animati e guidati da Salvatore del mondo».