Expo 2015 – La Chiesa: il significato di una presenza

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Ormai non si parla d’altro: dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 Milano sarà sede dell’Expo. L’Expo è una manifestazione che coinvolge i Paesi di tutto il mondo su un tema d’attualità e di interesse universale. Nelle ultime edizioni l’Expo  ha focalizzato la sua attenzione su grandi temi dell’umanità legati all’acqua, agli oceani e alla qualità della vita nelle metropoli, per arrivare a Expo Milano 2015 dove il Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” affronta il problema della nutrizione per l’uomo nel rispetto della Terra sulla quale vive.

Ma cosa c’entra la Chiesa con questa iniziativa sulla quale, tra l’altro, pesano ombre di consumismo, affarismo e di corruzione? Con la propria presenza all’Expo la Caritas Internazionale intende svolgere un ruolo di “coscienza morale”, mettendo in luce le disuguaglianze che esistono nel mondo proprio su un tema cruciale come il cibo, e per proporre modelli e stili di vita che pongano al centro la persona, la solidarietà nei confronti del prossimo e combattano la cultura dello spreco.

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Papa Francesco ha definito la fame “uno scandalo mondiale” che coinvolge un miliardo di persone. “Non possiamo girarci dall’altra parte e far finta che questo non esista”, ha detto il Papa. “Il cibo a disposizione nel mondo basterebbe a sfamare tutti”. Ha quindi invitato “le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo”.

Expo 2015 sarà quindi l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame, dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo. Se una parte del  mondo ha fame, l’altra continua a gettare il cibo. Il Italia lo spreco alimentare raggiunge gli 8,1 miliardi di euro e a livello mondiale ogni anno l’80% degli alimenti commestibili vengono gettati in spazzatura. 89 milioni di tonnellate di cibo, ovvero 180 kg pro capite, sprecate ogni anno in Europa. Nel mondo lo spreco raggiunge i 2 miliardi di tonnellate.

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Per questo all’interno dell’Expo verrà lanciata la campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti” con al centro tre temi: cibo, finanza e pace.

La negazione del diritto al cibo ha le sue radici in scelte politiche ed economiche dannose, responsabili di dinamiche di produzione, distribuzione e commercio internazionale   squilibrate. E’ necessario invece sviluppare nuovi modelli, in grado di valorizzare il territorio e la produzione al servizio di tutti.

Il sistema finanziario è uno dei meccanismi internazionali che ha maggiormente contribuito all’attuale crisi internazionale. Poche grandi banche, a livello mondiale, concentrano nelle proprie mani un enorme potere finanziario. L’alternativa a questo mondo “inequo” nasce da una nuova politica economica basata sulla dignità della persona umana e sul bene comune.

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La questione della pace e della fraternità fra i popoli è di fondamentale importanza, se si vuole dare soluzione durevole ai problemi del mondo. E’ necessario quindi promuovere equità nella distribuzione delle risorse, democrazia, partecipazione politica, efficaci strutture di governo nazionale ed internazionale.

Ma il Papa ci ricorda che,  pur in un contesto di tematiche planetarie, ciascuno di noi deve dare il proprio contributo, a:“diventare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione. È anche una esortazione a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi, vicino o lontano che sia, la fame la soffre sulla propria pelle”.

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