Con l’enciclica «Laudato si’» Papa Francesco lancia un grido: «La terra è ferita, serve una conversione ecologica». La crisi ambientale è crisi antropologica ed è legata al modello di sviluppo: bisogna eliminare le cause strutturali di un’economia che non rispetta l’uomo.
La terra, nostra casa comune, «protesta per il male che provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla». Serve una «conversione ecologica».
Il Papa affronta il tema dell’inquinamento: gli inquinanti atmosferici che «provocano milioni di morti premature» in particolare tra i più poveri; quello causato dai fumi dell’industria e dalle discariche, i pesticidi, l’inquinamento prodotto dai rifiuti. «La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia».
Tutti noi stiamo sovrasfruttando il pianeta consumando le risorse alla velocità della luce, ma molti ancora sottovalutano la gravità del problema. Spesso le immagini valgono più delle parole vi mostriamo delle foto eccezionali che documentano i danni ambientali che stanno portando la Terra al collasso.
Le immagini che seguono sono tratte da un libro prodotto dalla piattaforma Global Population Speak Out ed edito con lo scopo di rivelare la dura situazione che la Terra sta affrontando sul piano ecologico e sociale. Intitolato “Overdevelopment, Overpopulation, Overshoot”, il libro consiste in una raccolta di immagini forti che illustrano i problemi generati dalla sovrappopolazione e dal consumismo; ogni foto è accompagnata dalla citazione di scrittori noti, scienziati ed ecologisti importanti per aiutare a comprendere meglio a cosa stiamo andando incontro.
Un surfista cavalca un’onda di rifiuti a Java (Indonesia), l’isola più popolata del mondo.
La National Willamette Forest, in Oregon (USA) per il 99% è stata deforestata.
Il Fiume Giallo in Mongolia è così inquinato che nelle sue vicinanze l’aria è quasi totalmente irrespirabile!
Il terreno del petrolio di Ken River in California lavora dal 1899.
L’esplosione del 2010 di una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico.
Un paesaggio pieno di spazzatura in Bangladesh
Le foreste indonesiane distrutte per far posto alle piantagioni di palma da olio
Parte della Foresta Amazzonica del Brasile è stata incendiata per “riqualificare” i terreni
La più grande scavatrice del mondo – la Bagger 288 – è usata per estrarre carbone nella miniera di Tagebau Hambach (Germania)
Una discarica di Accra (Ghana): una volta buttati, i nostri dispositivi elettronici generalmente finiscono nel terzo mondo
Il panorama a Città del Messico, con i suoi 20 milioni di abitanti
Nelle Midway Island (Pacifico del Nord) gli uccelli muoiono soffocati perchè ingeriscono troppa plastica che scambiano per cibo
Una distesa di serre per produrre in modo intensivo alimenti fuori stagione; siamo in Almeria (Spagna)
Una zona ricca di catrame ad Alberta (Canada), distrutta dall’attività mineraria e dai rifiuti tossici
Le Maldive stanno finendo allagate a causa del riscaldamento globale e dell’azione scellerata dell’uomo. Si prevede che verranno completamente sommerse entro i prossimi 50 anni
La miniera Mir, in Russia. Questo immenso buco è la più grande miniera di diamanti del mondo
Un enorme iceberg che si scioglie, vicino l’isola Svalbard (Norvegia)
Il libro è consultabile gratuitamente online sul sito della GPSO
«Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data». Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’ «sulla cura della casa comune» parla della «crisi» attuale e chiede «a tutte le persone di buona volontà» una «conversione ecologica» e una «nuova solidarietà universale».