Durante la solenne celebrazione del Sabato Santo in Cattedrale mons. Napolioni ha conferito i sacramenti della iniziazione cristiana alla nostra cara Jarelin Rodriguez. A Cuba, sotto il regime, vivere il Cristianesimo non era semplice e anche quel poco trasmessole dalla famiglia si era perso. Arrivata in Italia, ha vissuto la nostalgia di una fede vera e profonda e così ha deciso di fare un passo di avvicinamento, accompagnata anche dal marito, dai figli e da alcuni amici.
Ringraziamo Jarelin per averci aiutato a capire che non è mai troppo tardi per diventare davvero cristiani, per gioire di nuovo del dono della salvezza, per riaccendere nel nostro cuore ragioni di fiducia e di speranza. Guai a noi se ci pensassimo una Chiesa vecchia: lasciamolo dire alle statistiche, non lo dica il nostro cuore, la nostra preghiera la nostra quotidianità fatta di incontri fraterni in cui il Signore risorto e vivente tutto ci rende capaci di fare. Non le grandi cose ma i passi secondo la sua volontà. Passi che conducono dove il risorto attende: in Galilea. E la Galilea è ovunque i nostri ragazzi andranno a lavorare e a vivere. Non possediamoli, non controlliamoli. Facciamo che la Galilea non sia una babilonia, ma sia la frontiera su cui il mondo moderno – così piccolo, così fragile, così presuntuoso – viene salvato proprio dall’amore di chi ne ha ricevuto tanto dal Signore da non fare altro che spartirlo con chiunque incontra.