Il mese scorso è stata costituita la Commissione Caritas Parrocchiale. Forse qualcuno potrebbe avere dubbi sulla sua utilità in quanto in Parrocchia vi sono già associazioni, anche di carattere ecclesiale, che esercitano la carità.
E’ lo stesso Papa Benedetto XVI con la Lettera Apostolica sul Servizio della Carità, emanata in questi giorni, a chiarirne l’importanza ed il ruolo: “Il Vescovo favorisca in ogni parrocchia un servizio di «Caritas» parrocchiale che promuova anche un’azione pedagogica nell’ambito dell’intera comunità per educare allo spirito di condivisione e di autentica carità”
Pertanto la Caritas va oltre la dimensione operativa ed entra nel cuore della dimensione costitutiva della Chiesa chiamando tutta la Comunità ad annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo. E’ una “porta aperta” della comunità cristiana che deve passare dalla carità come elemosina alla carità come disponibilità ad accogliere, incontrare, ascoltare, informare, orientare, stabilire collegamenti affinché chi è nel bisogno possa trovare un aiuto. Perché questo si realizzi occorre passare dalla delega a persone volenterose, al coinvolgimento di tutta la Parrocchia, delle famiglie e dei singoli.
La Caritas parrocchiale quindi è un organismo pastorale che coordina le iniziative di carità già esistenti in Parrocchia senza sostituirsi a nessuna di esse, ma ponendosi come punto di riferimento per la loro azione. Essa deve essere strumento di una Chiesa che si pone al servizio degli ultimi con onestà e coraggio, interrogandosi sulla fedeltà alla Parola da annunciare a tutti. Una Chiesa presente e viva che deve saper cogliere le sfide di un presente denso di difficoltà spesso ignorate o sottaciute nell’indifferenza e nelle abitudini. Deve saper accogliere ogni fratello, ciascuno con la propria storia, domande, drammi, con la propria ricerca di ragioni per vivere. Deve essere “Un cuore che vede”. Il culmine di questa testimonianza è la liturgia eucaristica che rinnova il sacrificio redentore di Gesù Cristo scaturito dalla carità che racchiude il centro del servizio al prossimo.
Come partire? La Caritas Diocesana ci ha fatto una proposta concreta, rivolta all’intera comunità: il Laboratorio di Carità; un percorso di conoscenza, formazione ed educazione alla carità le cui finalità sono chiaramente indicate nella sua intitolazione “Come osservare e progettare”. Sul prossimo numero della Torre troverete notizie più precise con il calendario degli incontri.