La “Borsa di sant’Omobono“ istituita dalla Diocesi di Cremona è un fondo speciale creato per esprimere prossimità e offrire un aiuto concreto a coloro che, a causa della pandemia, non hanno alcuna forma di sostentamento oppure sono in gravi, anche se temporanee, difficoltà economiche. La “Borsa di sant’Omobono” ha come scopo la prossimità nell’emergenza alimentare, nel pagamento delle utenze e nella ricollocazione nel mercato del lavoro.
Il suo funzionamento è affidato alla Caritas diocesana, alla rete delle Parrocchie, dei centri di ascolto delle Caritas e della San Vincenzo e, dove possibile, agirà in accordo con gli Enti pubblici. Potrà avvalersi anche di enti accreditati, soprattutto nella ricerca attiva del lavoro.
Inizialmente la “Borsa di sant’Omobono” sarà alimentata dalla Caritas diocesana, che si avvarrà anche di fondi messi a disposizione dalla Caritas nazionale, proprio per l’emergenza Covid-19, e della CEI dall’8xmille. Potrà, inoltre, essere sostenuta dalle offerte deducibili dei privati, delle aziende e delle fondazioni, come anche dalla compartecipazione di parrocchie e associazioni. Le comunità hanno il cuore grande e, soprattutto nelle difficoltà, hanno sempre saputo dimostrarlo con fervore. Oggi più che mai c’è bisogno di sostenersi gli uni con gli altri, moralmente e anche economicamente.
Le risorse saranno ridistribuite alle fasce più deboli attraverso le valutazioni di gruppi di lavoro zonali, facenti capo alla Caritas diocesana, in base ad un preciso regolamento (scarica qui).
Ai parroci, ai religiosi, agli operatori e ai volontari delle parrocchie e dei centri di ascolto delle Caritas e San Vincenzo parrocchiali il fondamentale compito dell’ascolto e della raccolta delle richieste di aiuto. A loro sarà fornita comunicazione circa gli esiti di ciascuna richiesta di intervento.
La “Borsa di sant’Omobono” è un aiuto concreto per dare sostegno alla povertà creata dall’emergenza sanitaria. Ma l’impegno sarà, anche dopo l’emergenza, continuando nel tempo, perché divenga uno strumento permanente ed efficace di carità. La generosità di sant’Omobono è divenuta proverbiale: la sua borsa non si esauriva, proprio perché sempre pronta ad aprirsi ai bisogni. A tutti, indistintamente – come anche alle realtà associative e imprenditoriali – è chiesto di contribuire al suo mantenimento.
È possibile contribuire al progetto “Borsa di sant’Omobono” con versamento sui conti correnti
– postale n. 68 411 503
– bancario Iban IT 57 H 05156 11400 CC054 0005161
intestati a Fondazione San Facio Onlus; causale “Borsa di sant’Omobono”.
Oppure presso l’Ufficio Caritas di via Stenico 2/B, a Cremona.
Il progetto “Borsa di sant’Omobono” sarà sostenuto anche nella prossima raccolta di solidarietà in occasione del tradizionale “Avvento di fraternità” promosso dalla Diocesi.
Durante la conferenza stampa di venerdì 2 ottobre, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni e del direttore di Caritas Cremonese don Pierluigi Codazzi, affiancato dall’operatore del Centro d’ascolto Alessio Antonioli sono stati presentati anche i dati relativi agli aiuti messi in atto da Caritas Cremonese nel periodo maggio/settembre, in particolare attraverso i quattro punti di stoccaggio individuati sul territorio diocesano: scarica il dettagli di tutti gli aiuti forniti.
Nell’occasione è stato ricordato anche il sostegno offerto alle case di riposo del territorio attraverso la colletta straordinaria attivata tra il clero diocesano: oltre 83mila euro i fondi sino ad ora raccolti grazie alla generosità personale di sacerdoti e diaconi. Ad oggi 21 le Rsa che hanno beneficiato degli aiuti.