AUGURI DEI RAGAZZI DELL’ACR a Sua Santità Francesco in occasione dell’udienza di Natale 18 dicembre 2014
Caro Papa Francesco,
con le tue parole, ci aiuti a comprendere che il nostro punto di riferimento è Dio che ogni giorno dobbiamo impegnarci ad amare sopra ogni cosa, senza mai scoraggiarci. Per questo ti chiediamo di continuare a pregare per noi, per le nostre famiglie, per le nostre comunità parrocchiali perché troviamo sempre il tempo per volere bene a Gesù, per parlargli, ascoltarlo e seguirlo attraverso scelte belle e coraggiose. Il cammino che stiamo percorrendo quest’anno con i nostri gruppi di Acr ha come slogan “TUTTO DA SCOPRIRE”. Quello che desideriamo scoprire è il progetto d’amore che Dio Padre ha per tutti noi, vogliamo raccontare a tutti che Gesù, che sta per nascere, è il nostro amico più grande, colui che dà gioia piena alla nostra vita e che ci invita ad essere generosi verso il prossimo. Tu sei il primo che non si stanca mai di ricordarci di stare l’uno accanto all’altro, non ti stanchi mai di stimolare i nostri cuori ad accogliere tutti e ci chiedi di riconoscere il Signore nei compagni di scuola, nel vicino di casa, nel passante che incontriamo per strada, nei fratelli degli altri paesi. Per questo, anche quest’anno, nel mese di gennaio, mese dedicato alla Pace, ci impegneremo in un’iniziativa di carità: daremo vita alla pace con gesti concreti di carità a favore dei nostri coetanei dell’Africa ed in particolare raccoglieremo fondi per l’acquisto di una “pompa volanta”, una macchina che serve ad estrarre l’acqua e a portarla in superficie. Infine, vogliamo ringraziarti per le cose che fai per tutti noi bambini e ragazzi, dandoci sempre dei buoni esempi da seguire, e noi per questo ringraziamo sempre Dio: per averci donato un Papa dolce che sa sempre trovare le parole giuste per tutti. Noi ragazzi dell’Acr ti promettiamo che continueremo a pregare tanto per te, affinché il Signore possa sostenerti con il suo amore in questa tua missione di Padre di tutti. Vogliamo dirti che ti accompagneremo sempre con tutto l’affetto di cui siamo capaci perché vogliamo aiutarti a costruire una Chiesa piena di gioia. Papa Francesco, ti vogliamo bene! Tutti i bambini e i ragazzi dell’Acr ti vogliono bene. Tutta l’Azione cattolica ti vuole un mondo di bene e prega ogni giorno per te. Conta pure su tutti noi! Noi ci siamo e vogliamo essere con te! E ora non possiamo che darti un grandissimo abbraccio, dicendoti ancora: “Buon Natale, Papa Francesco!”
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESO AI RAGAZZI DELL’ACR
Cari ragazzi dell’A.C.R.,
Ho sentito che quest’anno vi state impegnando su un tema che ha come slogan “Tutto da scoprire”. È un bel cammino, che richiede il coraggio e la fatica della ricerca, per poi gioire quando si è scoperto il progetto che Gesù ha su ciascuno di voi. Prendendo spunto da questo slogan, specialmente dalla parola “tutto”, vorrei darvi alcuni suggerimenti per camminare bene nell’Azione Cattolica, in famiglia e nella comunità
- Non arrendersi mai, perché quello che Gesù ha pensato per il vostro cammino è tutto da costruire insieme: insieme ai vostri genitori, ai fratelli, agli amici, ai compagni di scuola, di catechismo, di oratorio, di A.C.R.
- Interessarsi alle necessità dei più poveri, dei più sofferenti e dei più soli, perché chi ha scelto di voler bene a Gesù non può non amare il prossimo. E così il vostro cammino nell’A.C.R. diventerà tutto amore. Mi è piaciuto tanto quello della pompa dell’acqua. E’ bello, è un bel progetto.
- Amare la Chiesa, volere bene ai sacerdoti, mettersi al servizio della comunità perché la Chiesa non è soltanto i sacerdoti, i vescovi…, ma ètutta la comunità-, mettersi al servizio della comunità Donare tempo, energie, qualitàe capacitàpersonali alle vostre parrocchie, e cosìtestimoniare che la ricchezza di ognuno èun dono di Dio tutto da condividere. E’ importante! Quel “tutto”: tutto da scoprire, tutto da condividere, tutto da costruire insieme, tutto amore…
- Essere apostoli di pace e di serenità a partire dalle vostre famiglie; ricordare ai vostri genitori, ai fratelli, ai coetanei che èbello volersi bene, e che le incomprensioni si possono superare, perchéstando uniti a Gesù tutto è possibile. Questo è importante: tutto è possibile. Ma questa parola non è un’invenzione nuova: questa parola l’ha detta Gesù quando scendeva dal monte della Trasfigurazione. A quel papà che chiedeva di guarirgli il figlio, Gesù cosa ha detto? “Tutto è possibile a coloro che hanno fede”. Con la fede in Gesù si può tutto, tutto è possibile.
- Parlare con Gesù. La preghiera: parlare con Gesù l’amico più grande che non abbandona mai, confidare a Lui le vostre gioie e i vostri dispiaceri. Correre da Lui ogni volta che sbagliate e fate qualcosa di male, nella certezza che Lui vi perdona. E parlare a tutti di Gesù del suo amore, della sua misericordia, della sua tenerezza, perché l’amicizia con Gesù che ha dato la vita per noi, è un evento tutto da raccontare. Tutti questi “tutto” sono importanti.
Che ne dite? Ve la sentite di provare a mettere in pratica questa proposta con il “tutto”? Io penso che voi già vivete parecchie di queste cose. Adesso, con la grazia del suo Natale, Gesù vuole aiutarvi a fare un passo ancora più deciso, piùconvinto, più gioioso per diventare suoi discepoli. Basta una piccola parola: “Eccomi”. Ce la insegna la nostra Madre, la Madonna, che ha risposto così alla chiamata del Signore: “Eccomi”. Possiamo chiederlo insieme con un’Ave Maria. […]
E ricordate bene: tutto da scoprire, tutto da costruire insieme, tutto amore, tutto da condividere, tutto è possibile, e la fede è un evento tutto da raccontare.
Grazie della vostra visita. Ricordatevi di pregare per me, per favore, ricordatevi di questo.
Adesso di cuore vi benedico.
Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.