Sant’Omobono

Quella mattina il canto del “Gloria” provocò nelle mie orecchie e nel mio cuore una gioia incredibile. Il Signore Gesù che tanto ho amato nei poveri e nel sacramento dell’Eucarestia, era lì e mi stava accogliendo nel suo regno. Quel giorno, come ogni mattina, stavo adorando il mistero di Gesù crocifisso e, come un dolce sonno, la morte mi portò in quel Regno rivelato ai piccoli e nascosto ai potenti. Sono nato nella prima metà del XII secolo. Di lavoro facevo il mercante e quando ho conosciuto e accolto il Vangelo ho scelto la penitenza volontaria dedicandomi alla preghiera, alla devozione verso la Croce e alle opere di carità, ospitando e soccorrendo i poveri. Nella mia vita ho operato molto per la pace nella mia città e anche oggi dal cielo continuo a pregare perché gli uomini possano essere beati costruttori di pace. I miei concittadini mi hanno sempre amato e, da quando hanno voluto che il Papa mi proclamasse santo, 12 gennaio 1199, non hanno mai smesso di pregare sulla mia tomba che si trova nella cripta della cattedrale di Cremona, cattedrale che ho visto crescere con i miei occhi.

Preghiera
O Gesù, che hai voluto Omobono come amico, aiutaci sul suo esempio ad essere costruttori di pace, ad essere attenti ai bisogni dei poveri, e a tessere rapporti di amicizia e di gioia con tutti.
Amen

Impegno
Ci impegniamo a non litigare con i nostri amici e ad aiutare chi è arrabbiato con qualcuno a rappacificarsi e a riprendere l’amicizia.

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