Il Regolamento della Caritas Parrocchiale

dal fare carità…… all’essere carità

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Lunedì 18 aprile è stato presentato alla comunità il Regolamento della Caritas Parrocchiale Santa Marta.

In quell’incontro ci siamo posti molte domande:

PERCHE’ SERVE UN REGOLAMENTO? E’ PROPRIO NECESSARIO?

E SE E’ NECESSARIO, PERCHE’ NON SI E’ PROVVEDUTO AD INTRODURLO NEL CONTESTO DELLA COSTITUZIONE DELLA CARITAS PARROCCHIALE?

Per rispondere a queste domande dobbiamo rifarci ad una precedente che ci siamo posti proprio all’atto della costruzione della Caritas Parrocchiale:

E’ NECESSARIA LA PRESENZA DELLA CARITAS IN UNA COMUNITA’ PARROCCHIALE IN CUI SONO GIA’ PRESENTI ESPRESSIONI ED ORGANIZZAZIONI, ANCHE DI CARATTERE ECCLESIALE, CHE ESERCITANO LA CARITA’?

La presenza della  Caritas rispondeva al bisogno di andare oltre la dimensione operativa ed entrare nel cuore della dimensione costitutiva della Chiesa chiamando tutta la Comunità ad annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo.

Questo seppur breve tratto di strada intrapreso non solo ha ribadito la necessità di questa presenza, anzi ha aperto ambiti e spazi di necessità e di risposta che vanno ben oltre le nostre forze e che impongono un rinnovato impegno.

Pertanto la risposta a questa domanda è necessariamente più articolata e deve misurarsi con i riscontri concreti nel rapportarci con la realtà, con i suoi bisogni, le sue necessità, le sue povertà.

Ed è proprio questo percorso che ha fatto maturare in noi la necessità di dotarci di uno strumento a cui fare riferimento nel cammino di costruzione della Caritas.

Tutto questo ci porta a considerare quanto finora fatto non un’opera realizzata, bensì un cantiere aperto, che edifica mattone dopo mattone la realizzazione della carità.

E come ogni edificio anche la Carità ha bisogno di un progetto da studiare, elaborare, costruire ed a cui fare riferimento.

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QUESTO PROGETTO E’ APPUNTO: IL REGOLAMENTO

Questo progetto è frutto di una esigenza che è andata definendosi con una sempre maggior intensità e nasce dal costante confronto con la quotidianità, con i suoi dubbi e le sue certezze, le sue realizzazioni ed i suoi fallimenti.

Un regolamento approntato a priori sarebbe stato qualcosa di imposto, di artificioso calato dall’alto.

Viceversa il Regolamento che abbiamo appena approntato nasce dal vissuto, dalla consapevolezza della difficoltà e della complessità della sfida a cui siamo chiamati.

UN REGOLAMENTO CHE NON PONE VINCOLI MA VALORIZZA SIGNIFICATI E RELAZIONI

Il Regolamento non vuole e non deve essere un insieme di prescrizioni che pongono vincoli, limiti o divieti.

Abbiamo tutti presente la costante polemica di Gesù contro le imposizioni dei Farisei e dei dottori della Legge.

Dobbiamo pertanto tendere verso l’unica regola: quella dell’amore.

Quindi il regolamento vuole valorizzare il significato della presenza della Caritas attraverso la risorsa della comunità, in tutte le sue espressioni. I contenuti del regolamento riguardano natura, progetti, obiettivi, relazioni, necessariamente anche problemi e criticità da affrontare.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO?

  1. Strumento di riflessione progettuale
  2. Di confronto,
  3. Di prospettive sulle quali verificarsi
  4. Necessario per la vita di un Organismo Pastorale
  5. Aiuta a sentirsi parte integrante di un rete di presenze e di attività

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A CHI SI RIVOLGE IL REGOLAMENTO?

Potrebbe essere facile chiamarci fuori, relegare il tutto al contesto dei volontari, a coloro che hanno dato la disponibilità di una presenza attiva ed in qualche misura organizzata. Avevamo già raccolto questa provocazione ponendo a tutti la domanda:

LA CARITA’ CI RIGUARDA?

Vi è la necessita concreta di affidare  a  persone o gruppi di persone con una sensibilità particolare  incarichi o ruoli specifici nella organizzazione di iniziative ed ambiti di carità, ma tutte le attività e le iniziative devono avvertire il respiro, la sensibilità di una comunità di fede.

Purtroppo spesso non è così, si avverte distanza, indifferenza, se non addirittura diffidenza.  Nella prassi abituale la vita di carità e la vita di fede scorrono parallele e spesso anche in modo divergente senza una integrazione tra di loro.

Occorrono occhi nuovi, che sappiano andare oltre i luoghi comuni, che sappiano accogliere e comprendere povertà e miseria, facendosi carico anche delle debolezze e delle contraddizioni di chi le vive, senza avere la pretesa di aver capito, di poter giudicare, rimettendo tutto nelle mani del Signore.

Tutti siamo chiamati a vivere il servizio della carità. Ognuno nella comunità può e deve dare il proprio contributo di capacità, mezzi ed idee. Siamo dono e per questo siamo chiamati a fruttificare questo dono.

Per questo il regolamento è rivolto a tutta la comunità di fede che in quanto tale è chiamata all’esercizio della carità, ed a tutte le persone, indipendentemente dal loro credo, di buona volontà, che sanno cogliere necessità e bisogni ed hanno maturato la consapevolezza della necessità di una risposta.

Scarica il regolamento

Regolamento Caritas Santa Marta – stesura definitiva

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