Recensione del musical

Martedì 30/08/2016 ha ottenuto grande successo lo spettacolo “Forza venite gente”, il musical sulla vita di San Francesco, riproposto nella piazza di Mozzanica con freschezza ed entusiasmo dalla compagnia teatrale dei giovani dell’Oratorio. Canzoni molto orecchiabili, trama all’insegna della semplicità e dell’allegria con la nostra bella chiesa parrocchiale a fare da cornice alla rappresentazione. “Forza venite gente” ha una struttura originale rispetto ai soliti musical. Le parti recitate, infatti, sono riservate a tre soli personaggi: Bernardone, padre di Francesco, la Cenciosa ed il Pettegolo. Sono loro che introducono i vari numeri musicali, ognuno incentrato su un episodio della vita del san Francesco. Alessandro, che già si era fatto apprezzare l’anno scorso nei panni Don Bosco, quest’anno è stato abilissimo nel far convergere su di sé l’attenzione del pubblico interpretando il padre di San Francesco: il burbero e sarcastico Pietro di Bernardone. Altro personaggio centrale è quello interpretato da Giulia che è stata un po’ l’anima divertente ed ironica di “Forza venite gente”. E’ lei l’attrice che ha interpretato la Cenciosa, donna apparentemente folle e strana, ma in realtà piena di saggezza popolana. I dialoghi tra Alessandro e Giulia hanno giustamente meritano applausi a scena aperta dal numeroso pubblico amico presente in piazza. Il resto dello spettacolo si basa sulla forza di balli e danze, sostenuti da canzoni trascinanti: come “E volare volare”, con cui San Francesco, interpretato da Davide,  si rivolge agli uccelli. Ma sono da ricordare anche i brani “Semplicità sorella mia”, “Andiamo andiamo, 24 piedi siamo” e la struggente “I miei capelli”, cantata dalla futura Santa Chiara, non a caso interpretata dalla nostra bravissima Chiara. Attraverso i canti ed i balli, scopriamo la rinuncia di Francesco ai beni paterni e i suoi incontri con “fratello Lupo”, “il Diavolo” e “Sorella Morte”. Un viaggio spirituale accompagnato dalla musica, che culmina con la preghiera più bella di Francesco: quel Cantico delle Creature che esplode nella canzone finale “Laudato sii”.

Gli attori e le canzoni lasciano il buonumore, ma fanno anche riflettere sul messaggio del Vangelo che ha illuminato la vita del santo. Vedere  ragazzi che si impegnano attivamente per un anno intero e che alla fine del loro duro lavoro riescono a mettere in scena uno spettacolo così bello infonde ottimismo e speranza nel futuro della Chiesa e dei giovani.

Complimenti alla regia, agli attori e a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita del musical. Non vediamo l’ora di assistere al prossimo spettacolo!!!

Come direbbe San Francesco “Pace e bene”

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