Incontro con Costanza Miriano: “Maschio e femmina li creò”

Riscoprire la differenza maschio/femmina nella cultura dell’omologazione

Incontro con Costanza Miriano, apprezzata giornalista RAI

Riscoprire la differenza maschio/femmina nella cultura dell’omologazione partendo dall’antropologia biblica, ma senza dimenticare la ragione umana. È questo l’obiettivo dell’incontro «Maschio e femmina li creò» che si terrà martedì 11 marzo, alle ore 21, a Palazzo Cittanova a Cremona. Relatrice d’eccezione sarà la giornalista televisiva Costanza Miriano che, per le sue posizioni di cattolica praticante in materia di «gender» e di rapporto uomo/donna, è stata più volta attaccata, anche in maniera rozza e grossolana. Miriano è autrice di libri di grande successo sulla relazione marito e moglie e apprezzata conferenziera.

L’incontro sarà introdotto da don Giuseppe Nevi, responsabile dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, che ha promosso la serata. Tra gli altri organizzatori anche il Centro culturale Sant’Omobono, la Federazione Oratori Cremonesi, il Movimento per la Vita e l’Azione Cattolica diocesana.

«Sono particolarmente invitati – spiega don Nevi – gli operatori pastorali, in modo particolare chi si occupa del settore formativo: catechisti, educatori, animatori. Sono attesi anche quanti curano il settore famiglia e, naturalmente, i genitori, chiamati a far maturare nei loro figli una chiara identità di genere. Quella di martedì 11 sarà la prima di una serie di iniziative per approfondire un tema complesso e così attuale».

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Chi è Costanza Miriano

Costanza Miriano è nata nel 1970 a Perugia, dove si è laureata in lettere classiche. Poi ha studiato giornalismo, e si è trasferita a Roma dove è stata assunta alla Rai. Per quindici anni ha lavorato al Tg3 nazionale, poi è passata a Rai Vaticano dove si occupa di informazione religiosa. Collabora con i quotidiani Avvenire e Il Foglio, con il settimanale dei paoline Credere e con il mensile di apologetica Il Timone.

Sposata, ha quattro figli, due maschi e due femmine. Svezzata l’ultima, ha cominciato quasi per caso – o per provvidenza – a scrivere un libro, «Sposati e sii sottomessa», che è partito piano piano ed è diventato un caso letterario in Italia, ed è stato tradotto in vari paesi (tra cui la Spagna dove «Cásate y se sumisa» ha provocato vivissime polemiche trasformandosi in un vero e proprio caso). Dopo aver presentato il volume in diverse parti d’Italia – con conferenze ed articoli – si è resa conto che era necessario scrivere un altro libro, che spiegasse alle donne come parlare agli uomini. Ed è nato «Sposala e muori per lei».

Dotata di particolare ironia scrive di se stessa sul suo blog: «È cattolica fervente, e, convinta che in cielo si vada solo per raccomandazione, cerca sempre dei canali preferenziali per arrivare al Capo Supremo. Trova che la messa e il rosario siano quelli che funzionano meglio». E ancora: «Scrive di notte, di giorno fa mille altre cose, soprattutto la mamma. Vorrebbe avere più tempo per la sua occupazione preferita: correre. Ha varie maratone al suo attivo, e un personal best di 3 ore e 15 minuti».

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