2005, 7 maggio, 2015. Dieci anni visti dal tavolo dei tecnici audio

Quel giorno io c’ero.

Quando il vescovo Dante tagliò il nastro accompagnato da don Giuseppe, quando tutti entrarono curiosi in quell’immenso nuovo edificio, quando il fotografo immortalò tutti i momenti salienti della giornata. Era il sette maggio, come oggi. Uscì un’edizione speciale (proprio come le testate giornalistiche più importanti!) della Torre, per raccogliere fotografie, dati ed eventi sull’inaugurazione del nuovo Oratorio. Ed io ero lì, proprio dietro al vescovo Dante, mentre alzava la prima fetta di quella torta gigante, testimone quella fotografia sulla Torre.

I ricordi sono sfumati, nebulosi, ma alcune sensazioni rimangono chiare tutt’oggi: lo stupore per quel grande luogo, sconfinato nella sua moltitudine di stanze, sale e angoli, la folla trepidante e gli applausi scroscianti, la festa che seguì.

Iniziava quel giorno, a mia insaputa, un cammino lunghissimo, di esattamente 10 anni. Notai un gruppo di ragazzi indaffarati a collegare cavi, strani congegni pieni di piccole manopole, microfoni, altoparlanti e proiettori. In quei mesi avevano avuto molto da fare, con il trasloco di tutta l’attrezzatura dall’oratorio vecchio a quello nuovo. Mi feci avanti, offrii loro un aiuto (per quanto modesto, avevo 13 anni), e risposero: “Certo, vieni!”.

Ricordo bene la sfilata di abiti da sposa nel settembre 2005, i tanto cari filmati (chi ricorda “La signora in giallo”?), le serate di liscio e il pienone di commensali nel salone, con un esercito di camerieri volontari indaffarati per ore tra i tavoli. Ricordo il capodanno 2006, con i giochi e la cena insieme. Ricordo il primo anniversario, nel maggio del 2006, il Grest a giugno… sì, insomma, davvero tantissime cose potrebbero essere raccontate.

In dieci anni ho visto migliaia di persone passare davanti al tavolo della “regia”; ho conosciuto tanti, tanti ragazzi e ragazze, più grandi o più piccoli di me; ho collaborato con centinaia di persone per la buona riuscita di decine e decine di eventi che la comunità parrocchiale ha vissuto sempre intensamente, sia in Oratorio che negli angoli del paese (in piazza, nelle processioni, ai presepi viventi…).

Il mio gruppo, quello per così dire dei “tecnici audio”, si è evoluto, ingrandito, rimpicciolito, ha subito vari ricambi; gli impegni della vita hanno via via assorbito tempo ad alcuni, mentre altri si proponevano come sostituti. Sto pensando a Fabio, Dario, Paolo, Davide, Paolo, Giuseppe, Paolo… e moltissimi altri che nel decennio hanno dato un aiuto, chi tanto e chi poco. Tra gli ultimi arrivi, Luca e il sito web della parrocchia, grazie al quale sto scrivendo ora.

Oggi ho 23 anni, e tra un esame all’università e la tesi da scrivere, cerco di dare il mio contributo, in attesa che una ventata di energia nuova scuota le fila dei “tecnici” che lavorano, silenziosamente, quasi quotidianamente in quell’edificio, che come un’automobile ha bisogno per funzionare di carburante e di manutenzione.

Un grazie a quelli che ci sono stati e un caloroso invito a chi deve ancora provare un’incredibile esperienza di vita e di crescita personale, duratura negli anni e dagli strepitosi frutti.

Daniele

PS: ho voluto raccogliere in un album alcune delle fotografie che ci ritraggono nell’arco di questi dieci anni. Sono poche e non rendono l’idea dell’infinità di momenti passati insieme. Puoi vederle cliccando qui.

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